Herpes Zoster, vaccinazione arma vincente per spegnere il virus

di solobuonumore

Herpes Zoster, vaccinazione arma vincente per spegnere il virus

Roma, 8 lug. (askanews) – Un nemico silente che potrebbe risvegliarsi provocando disturbi la cui severità aumenta con l’età a causa di difese immunitarie più deboli e per la presenza di malattie croniche che rendono gli anziani più esposti anche alle possibili complicanze. E’ l’Herpes Zoster, conosciuto anche come fuoco di Sant’Antonio, malattia infettiva causata dalla riattivazione del virus della varicella che porta manifestazioni cutanee e neurologiche anche molto dolorose, in grado di compromettere la qualità di vita di chi ne è colpito. Ad accendere i riflettori su questa malattia la campagna di comunicazione sociale di Italia Longeva #MiVaccinoNonMiAccendo presentata oggi al ministero della Salute nel corso del convegno "Strategie e strumenti per aumentare la prevenzione vaccinale contro l’Herpes Zoster".

In Italia ogni anno più di 150mila persone sono colpite dal fuoco di Sant’Antonio e un adulto su tre è a rischio di sviluppare l’infezione, che può avere esiti pericolosi come spiega il presidente di Italia Longeva Roberto Bernabei: "Il problema non è tanto la malattia in sé che in alcuni casi può essere molto pericolosa, perché se colpisce la parte alta del volto può colpire anche il nervo ottico arrivando fino addirittura alla cecità o, se colpisce la parte bassa con il nervo facciale, dà disturbi della voce e dell’eloquio. Il problema dell’Herpes Zoster sono le sue sequele. A distanza può dare e spessissimo dà soprattutto agli anziani una nevralgia post-erpetica, un dolore urente lungo il nervo che è stato colpito ed è un dolore talmente pericoloso che nemmeno gli oppiacei riescono a contrastarlo. Ecco la necessità di intervenire con qualcosa che spezzi questa possibilità, questa sequela".

L’unica arma per impedire il risveglio del virus è la vaccinazione, disponibile gratuitamente in Italia per i 65enni e per i soggetti ad aumentato rischio.

"Il problema dei vaccini – osserva Bernabei – è che la gente non sa che esistono, quando lo sa tende a rimanere a casa, se non per ragioni fondamentali come abbiamo visto con la pandemia, togliendosi un’opportunità. La longevità va conquistata. Una longevità sana, di buona qualità in questo caso viene garantita da una semplice vaccinazione che impedisce queste sequele a distanza".

Da qui lo spot di Italia Longeva, che sarà on air dall’11 luglio sulle emittenti radiofoniche nazionali e in autunno sulle principali Tv generaliste. Un video di impatto per lanciare un messaggio chiaro: un modo per far sì che il fuoco di Sant’Antonio non si accenda c’è.

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