Lucille Ninivaggi è tatuatrice, influencer, mamma, creativa, imprenditrice. Ha 41 anni, viene da Milano e la sua storia ha molteplici chiavi di lettura.
Lucille era la “bambina cane”, come spiega nel suo libro La tatuatrice gentile (Mondadori), aveva le orecchie lunghe con cui poteva coprirsi gli occhi perché vedeva cose troppo ingombranti per la sua età, sofferenze troppo grandi da sopportare. Era una bambina che si chiedeva se mai la vita le avrebbe concesso una possibilità.
Lucille, però, era anche la ragazza con una nonna speciale, che l’ha incoraggiata a seguire le sue passioni: il disegno, l’arte, la creatività. Sempre molto onesta con sé stessa e poco incline ai compromessi del cuore, è riuscita a essere ciò che voleva: una tatuatrice. È riuscita a diventare una delle artiste più famose d’Italia con il suo tratto lieve e così diverso da quello che conosciamo.
Con l’ascolto e la gentilezza, si è fatta spazio in un mondo ancora molto maschile dove ha incontrato anche qualcuno che le ha detto: «Lavori perché sei una bella ragazza». Qui, Lucille fa la differenza: «No, io lavoro e se sono brava, è perché mi impegno. Il mio stile può piacerti o meno, ma la bellezza non c’entra niente con il mio lavoro».
Lucille è una donna consapevole, tatuatrice, ma anche neo mamma felice che oggi racconta la sua esperienza anche sui social, e impara ogni giorno come conciliare al meglio le sue tante vite per non rinunciare a niente, soprattutto a Lucille.
La seconda puntata del progetto Guidami by Locauto, è con Lucille Ninivaggi, un viaggio in macchina insieme alle giornaliste del Corriere della Sera realizzato in collaborazione con Locauto Group attraverso l’Italia, con quattro artiste e artisti per sensibilizzare sui temi dell’intersezionalità, identità e parità di genere.