Uomini contro droni. Una sfida angosciante, che si ripete con sempre maggiore frequenza sul campo di battaglia ucraino. I due soldati russi vengono sorpresi allo scoperto dal velivolo teleguidato mentre attraversano un terreno brullo. Sparano con i loro kalashnikov contro il quadricottero, che però è piccolo e veloce: sfugge ai proiettili e continua a girargli intorno come un rapace, cercando il momento di colpire la preda. Quando il drone si lancia in picchiata verso di lui, il soldato compie un gesto disperato: gli tira contro il suo fucile. La mossa sembra funzionare: l’impatto del kalashnikov sul percussore dell’ordigno provoca l’esplosione ma i due russi sopravvivono allo scoppio. Sono stati determinati nella reazione e soprattutto molto fortunati. Il quadricottero pare essere del tipo Fpv: l’acronimo per First person view ossia visuale in prima persona. L’operatore che lo guida indossa occhiali che gli fanno vedere quello che il drone ha davanti: un sistema che semplifica le manovre e permette le evoluzioni ravvicinate intorno agli obiettivi. Ormai quasi tutti i piccoli droni utilizzati in Ucraina appartengono a questa modello, spesso affidato alle mani di militari giovanissimi.