
Secondo Zingaretti “sarebbe davvero incredibile e privo di senso, dopo aver vinto una battaglia storica in Europa e avere ottenuto il risultato di centinaia di miliardi, riconoscere che questa maggioranza non è in grado di dettare le linee di indirizzo per impegnare quelle risorse”. Per Zingaretti ora bisogna accelerare sui passaggi successivi perchè “in ballo, ancora una volta, non ci sono i destini di un partito. Vedo piuttosto il rischio serio che il protrarsi di una situazione di incertezza allarghi in modo irrimediabile il distacco tra la politica, le istituzioni e i sentimenti e le aspettative delle famiglie” e “non servono davvero richieste ultimative, prepotenze o imposizioni, pretese unilaterali che impediscono un’autentica collaborazione per raggiungere insieme il risultato di un rafforzamento e di una ripartenza del governo che in questi mesi ha retto bene e con molta dignità le sorti della nazione”.
Il Partito Democratico non crede in un voto anticipato o a un nuovo governo: “Alla fine tornare al popolo è sempre un’ultima istanza democratica. Ma in questo momento davvero occorrerebbe fare altro, si vada quindi avanti sul confronto sul Recovery. Non vedo ostacoli insormontabili che impediscano l’arrivo a un progetto serio, condiviso e coraggioso. Nelle prossime ore si faccia un passo in avanti”.
(ITALPRESS).