La forma non è importante, conta ciò che vuoi comunicare. Mai udita stupidaggine più grande. La maggior parte di noi, anche se non lo ammette, storce il naso di fronte agli errori grammaticali più evidenti. Le donne, in particolare, sono suscettibili in questo senso. Un post su Facebook comparso recentemente ironizza sulla potenza contraccettiva dell’espressione “se io avrei” e riassume il concetto in maniera perfetta.
Se non volete, quindi, veder crollare a picco le vostre quotazioni ( COME LA CANTANTE EVA E IL SUO STRAFALCIONE A X FACTOR 10) con i vostri potenziali partner e non volete ritornare a casa ogni sera con le pigne nel sacco, ecco 15 errori che non dovete assolutamente commettere. Leggete con attenzione questo post, potrebbe salvarvi la vita
1. Apostrofo
“Il bacio è un apostrofo rosa fra le parole t’amo”. Migliaia di donne amano questa frase e, di conseguenza, il corretto uso dell’apostrofo. Potete essere ricchi, belli, biondi e ben vestiti, ma se invitate una donna a uscire scrivendo “ti aspetto al angolo”, molto difficilmente arriverete alla seconda uscita.
2. Qual è non vuole apostrofo!
“Qual’è” è uno degli abomini italiani più diffusi. Abbiamo sentito racconti di storie decennali terminate a causa di un sms che conteneva un apostrofo di troppo fra “qual” ed “è”.
3. Un po’… anche qui questione di apostrofo!
Un po’ rappresenta l’elisione di poco. Niente di più, niente di meno. Vi sembra un errore da niente? Scrivetelo in uno status di Facebook e i commenti che riceverete non avranno nulla a che fare con il contenuto del post, ma solo con l’errore.
4. Il congiuntivo, questo sconosciuto.
“Vorrei che mi dasse una spiegazione”; “Sarebbe preferibile che stasse qui”… che? La forma corretta di questi verbi è “desse” e “stesse”, ma gli Italiani che lo ignorano sono moltissimi. Fra le cause di divorzio più frequenti, l’utilizzo errato del congiuntivo si classifica senza dubbio sul podio.
5. “Gli” non è femminile!
“Gli” è il pronome più utilizzato a sproposito della lingua italiana. Se vi riferite a sostantivi femminili, per favore, usate “le”. Non volete sforzarvi per l’amore dell’Italiano corretto? fatelo per evitare spiacevoli fraintendimenti. Se state raccontando di una nuova fiamma e usate l’espressione “gli ho dato un bacio”, chi vi ascolta potrebbe immaginare una persona leggermente diversa.
6. C’entra, voce del verbo entrarci
Un errore vecchio come il mondo. Se continuate imperterriti a scrivere a una donna “questo non centra”, l’unico suo desiderio sarà centrare (stavolta sì, senza apostrofo) il vostro cranio con un’arma contundente.
7. Se metti due z, l’interrogazzione va male
La forma corretta per tutte le forme è sempre con una zeta, ma il perché questa semplice regola non venga recepita rimarrà per secoli un oscuro mistero.
8. Linguine (allo scoglio?)
Altro errore comunissimo. Certe parole, non si sa come, non si sa perché, diventano un tutt’uno con l’articolo che le precede. Linguine, lasola, la sceta… poi non chiedetevi perché le vostre storie durano lo spazio di un mattino.
9. Diti e bracci
Errori di questo tipo sono spesso giustificati dall’opinione comune tramite scuse come “è un’espressione dialettale” oppure “Non ha studiato”. No. La donna con cui aspirate a uscire potrebbe chiedere la vostra testa per un paio di gaffes del genere.
10. Mi ha imparato a nuotare
Non si tratta di una semplice svista, ma di utilizzare un verbo al posto di un altro, con significato opposto. Se a legiferare fossero solo donne, sareste perseguibili penalmente per errori simili.
11. Da, dà o da’
Preposizione, verbo al presente, verbo all’imperativo. A fare la differenza, solo la punteggiatura. E il corteo di donne che vi seguirà con gli occhi adoranti se imparate la regola.
12. Approvare e apprendere vs provare e prendere: trova le differenze
Molto dipende dal nostro accento, ma c’è differenza fra andare “apprendere” la fidanzata e andare effettivamente a prenderla. Attenzione soprattutto a come lo scrivete in un sms: molti smartphone disattivano il correttore automatico, sottraendovi una buona scusa.
13. Frustazione, contazione
Voi non fate sentite la R e una gamba, da contratta, diventa contata. E un appuntamento certo diventa un due di picche.
14. Pultroppo, albitro
Qui invece la R viene confusa con la L. È un errore tipico dell’età infantile, che negli uomini si protrae sino a quella pensionabile. Se le donne con cui uscite non sono psicologhe, non lo troveranno tenero.
15. Propio
Fanalino di coda della lista, ma proprio fastidioso
E voi, cosa ne pensate? Anche voi vi rifiutate di leggere un qualunque messaggio d’amore, se carico di sentimento ma privo di punteggiatura? Oppure riuscite a fregarvene?
Inutile dire che se avete qualche esempio epico che ricordate è un vostro dovere condividerlo e commentarlo!