Giovanni Carniero era uno dei più cari amici di Giogiò, è stato insieme a lui anche l’ultima sera, quella in cui ha trovato la morte. Ucciso a 24 anni per futili motivi. Cornista di talento, musicista della Nuova Orchestra Scarlatti, Giovanbattista lavorava per mantenersi ed era sempre gentile e disponibile con tutti.
"Giovanni era un ragazzo buono, hai presente il pane? Vicino a lui era cattivo. Una delle persone più intelligenti che ho mai incontrato. Il mio ricordo intimo, oltre agli scherzi, al volersi bene, allo stare insieme, era quando tornavamo a casa e facevamo un tratto di strada insieme. Ci fermavamo davanti ad un palazzo vicino casa sua, ci fumavamo una sigaretta e parlavamo di tutto. Era il nostro momento e lo porterò con me sempre" ci racconta Giovanni. L’omicidio di Gigiò ha sconvolto la città che si appresta a scendere in piazza per ricordarlo.
" Il primo sentimento è quello della devastazione, mi hanno ucciso un fratello – ci dice – i l secondo sentimento è quello dell’amarezza, se a Gigiò che era una persona buonissima hanno tolto la vita allora sono portato a pensare che è tutto marcio" ci dice Giovanni . "Il problema è che Napoli maschera, maschera i problemi. Si ci sono i turisti, abbiamo vinto lo scudetto, ma poi? Quando vai a vedere nel tessuto sociale i drammi sono enormi, dalla precarietà all’emergenza abitativa. Io non lo so se voglio restare a vivere qui".
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