Gli affitti impossibili di Milano: storie di chi fugge e di chi resiste

di solobuonumore

Gli affitti impossibili di Milano: storie di chi fugge e di chi resiste

Le cronache quotidiane ci raccontano da mesi le difficoltà di chi cerca casa a Milano, tra prezzi in costante aumento e una domanda che supera di gran lunga l’offerta della città più cara d’Italia per il costo del mattone al metro quadro.In questa inchiesta, proviamo a raccontare da vicino il mercato milanese di affitti e compravendite: da chi non vuole andarsene dal capoluogo lombardo malgrado tutto a chi invece ha scelto il vicino Vercellese (o addirittura la più distante Torino) per vivere e lavorare come pendolare o in smart working. .  .In mezzo ci sono studenti costretti a ore di pendolarismo e furbetti dell’immobiliare, pronti a fare offerte di subaffitto in nero o proporre stanze fatiscenti senza l’uso della cucina. "La pandemia ci ha lasciato in eredità un concetto di casa diverso", racconta Fabiana Megliola, responsabile dell’ufficio studi di Tecnocasa, "orientato alla ricerca di spazi più ampi. Spazi che sono economicamente più accessibili in periferia, nell’hinterland milanese o anche oltre". Proprio la pandemia, con la possibilità di lavorare da remoto in luoghi dai costi più contenuti, ha finito per favorire la scelta di chi ha deciso di lasciare la città. Come Lorenzo Lodigiani, giovane imprenditore informatico che nell’ottobre 2022 ha scritto un post divenuto virale in cui spiegava le ragioni per cui abbandonava Milano: "Affitti troppo cari, uno stile di vita eccessivamente frenetico e" – aggiunge oggi – "il fatto che con il Covid la mia cerchia di amici si sia dissolta. Sono andati tutti a lavorare in smart working nei loro luoghi di provenienza. Io ho scelto Torino". .  .Da Tecnocasa intanto arriva un dato curioso quanto emblematico: "Se riversassimo lo stipendio medio interamente nell’acquisto di una casa a Milano senza altre spese", dice ancora Megliola, "impiegheremmo 13 annualità per comprarla. A Roma nove, a Genova tre". .  .La digital creator Noemi Mariani, conosciuta sui social per il format Case da incubo con il nome di Mangiapregasbatty, ne fa una questione generazionale: "Questa città, dal dopo-Expo, ha voluto dare l’idea di essere una metropoli per ricchi che guarda al futuro. Ma che futuro ha", si chiede, "un posto dove i trentenni non possono comprare casa e chiedono soldi ai genitori per vivere?". .  .Ma Milano resta una terra di grandi opportunità, unica nel suo genere in Italia, dove il reddito pro capite è il più alto del Paese per città di medio-grandi dimensioni. Per questo c’è chi si ingegna per restare o arrivare. È il caso di Matteo Trapasso, che in Porta Venezia ha aperto il panificio più piccolo d’Europa: otto mq per 800 euro d’affitto al mese. O del giovane stagista di Amazon Simone Ciccotti, che da Roma si è potuto permettere un affitto meneghino solo grazie all’associazione Meglio Milano: il suo progetto di abitare collaborativo Prendi in casa uno studente, infatti, consente di far incontrare chi ha spazio in casa con chi cerca un alloggio a prezzo contenuto. .  .Di Andrea Lattanzi e Daniele Alberti .  .  .Musiche "Aerosol of my Love" – Kevin MacLeod – Incompetech.com; "Cooking Gypsy Jazz Clarinet" – Alex-Productions – soundcloud.com/alexproductionsmusic; "Bleeping Demo" – Kevin MacLeod; "Night" – Kosmorider – soundcloud.com/kosmorider; "New Lands" – Alex-Productions; "Sleepless City" – Serjo De Lua" – soundcloud.com/keysofmoon; "Break Out" – Mehul ShaRma – instagram.com/mehul_sharmaofficial – free-stock-music.com; "RetroFuture Clean" – Kevin MacLeod; "Lo-Fi Fashion Chill Hip Hop 2.0" – Alex-Productions; "Rise" – Corporate Music Zone – free-stock-music.com; "Don’t Have Money by Cjbeards" – soundcloud.com/cjbeards – www.free-stock-music.com Creative Commons – Attribution 4.0 International (CC BY 4.0) or 3.0 (CC BY 3.0) creativecommons.org/licenses

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