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Città del Vaticano, 27 gen. (askanews) – Due folli, Hitler e Stalin, avevano in mano l’Europa e la Shoah, testimonianza truce dell’abisso a cui può giungere l’essere umano, "ha cancellato la vera Europa e la vera grandezza umana". Nella Giornata della Memoria interviene con askanews il cardinale Gianfranco Ravasi, fine teologo ed ebraista, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
"L’Olocausto, che è la grande testimonianza truce, oscura dell’abisso a cui può giungere la persona umana è l’occasione per ricordare sempre che dentro di noi, oltre alle grandezze e agli splendori di cui è capace l’umanità, al tempo stesso si annida un nodo di vipere che se noi lo lasciamo uscire diventa non soltanto un principio di distruzione delle nostre parole e azioni, ma anche un fiume fangoso che si dirama e distrugge e cancella. È ciò che è accaduto in Europa. È ciò che è accaduto qualche decina di anni fa, con due folli che avevano in mano l’Europa: Hitler e Stalin. In quel momento l’Olocausto, una ondata di sangue e umiliazione, era la cancellazione della vera Europa e della vera grandezza della persona umana".
Esiste un’unica razza; negarlo è pura follia: "Personalmente mi sono impegnato quasi per tutta la mia vita a diffondere la conoscenza dell’Antico Testamento, e quindi della cultura ebraica, la matrice profonda che è anche nell’interno del cristianesimo. Cercare di conoscere perfino alcune parole proprie dell’ebraico, lo sto facendo attraverso uno dei settimanali religiosi più diffusi. Dall’altra parte vorrei anche ricordare a tutti che esiste soltanto colui che deve essere chiamato, proprio con una parola ebraica, A-Adam, ovvero l’uomo, anzi colui che ha il colore dell’argilla, perché viene dalla terra. Tutti noi siamo figli dell’unica figura umana, per questo esiste un’unica razza e ogni cosa che si fa per dividere, per creare quella follia delle razze diverse, vuol dire negare questo principio fondamentale che al tempo stesso è fatto di molteplicità infinite. Siamo tutte creature umane, ma al tempo stesso siamo infinitamente diversi tra di noi. Ed è bellissimo questo arcobaleno dell’unità della luce dell’essere umano".