Giulia Cecchettin è stata uccisa l’11 novembre dall’ex. Aveva 22 anni, si sarebbe laureata pochi giorni dopo. A quasi un anno di distanza siamo entrati nella casa della famiglia, a Vigonovo, per incontrare il padre di Giulia, Gino Cecchettin, che da quel giorno ha saputo piegare quel dolore in un impegno contro i femminicidi e la violenza di genere. Partendo dai giovani, dall’educazione. “Quando si è colti da una tragedia ci si trova di fronte a due strade: la prima è non fare nulla, ma nel mio caso avevo visto che Giulia era diventata la figlia di tutti e sarebbe stato un peccato sprecare questo valore”, dice Gino Cecchettin che ha scritto “Cara Giulia” (Rizzoli) e creato una Fondazione che porta il nome della figlia
di Cinzia Lucchelli
Riprese di Antonio Baldacci e Simone Trentini (Agtw)
Montaggio di Alesandro D’Elia (Agtw)
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