Gianluca Cimminiello fu ucciso il 2 febbraio del 2010 da sicari del clan Amato – Pagano a Casavatore, davanti al suo laboratorio di tatuaggi. Pubblicò una foto su facebook con l’ex idolo del Napoli, Ezequiel Lavezzi, suscitando la gelosia di un altro tatuatore imparentato con il boss Cesare Pagano. Quando gli uomini del clan si recarono nel negozio di Gianluca per pestarlo, l’uomo, esperto di arti marziali, li mise in fuga. Dopo tre giorni fu ucciso a colpi di pistola in un agguato. Da subito fu chiara la sua totale estraneità agli ambienti camorristi ed alle dinamiche delinquenziali. Ma la sua storia, a 15 anni di distanza non è ancora chiusa, il Ministero dell’Interno non ha ancora riconosciuto ai familiari il diritto al risarcimento per l’omicidio del povero Gianluca, una storia complessa ed assolutamente paradossale, che però ha recentemente trovato uno spiraglio. Con sua sorella Susy ripercorriamo l’incredibile storia e gli ultimi sviluppi.
https://www.fanpage.it/napoli/il-caso-di-gianluca-cimminiello-vittima-innocente-della-camorra-ma-non-riconosciuto-manca-ancora-poco-per-la-giustizia/