«D’ora in avanti saranno tutte partite importanti. Poi arriveranno anche quelle determinanti. I giocatori lo sanno». Marco Giampaolo presenta così la gara con l’Empoli, che precede i blucerchiati di otto punti e si trova in una zona di comfort in classifica, ma non vuole essere riassorbito nella lotta per non retrocedere. «L’Empoli è squadra costruita per giocare a calcio – spiega il mister -, come nella loro tradizione. Andreazzoli è bravo e loro hanno idee innovative, conoscenza, freschezza, spregiudicatezza e conoscenza. Andranno affrontati con il giusto atteggiamento. È una partita da prendere con le molle: dobbiamo essere consapevoli dell’importanza di questa sfida. Hanno uno score invidiabile in trasferta, avendone persa solo una delle ultime otto. Affrontiamo una squadra che ha la leggerezza per giocare a calcio e fare imprese».
Meglio. L’incrocio con gli azzurri suscita dolci ricordi all’allenatore, che proprio dopo una grande stagione in Toscana sbarcò alla Sampdoria. «L’Empoli per me è stato un crocevia della carriera – racconta -. Hanno avuto il coraggio di ripescarmi in Serie C e io gliene sono riconoscente. Poi però questo rimane nell’ambito del sentimento, quando si scende in campo si pensa solo a portare a casa i tre punti. In settimana abbiamo lavorato come al solito per preparare al meglio la gara. Ora dobbiamo essere bravi a trovare risorse interne per capire come giocare partita per partita: probabilmente non giocheremo sempre in maniera uguale, ma contestualizzata. Dobbiamo tirare fuori il meglio da ogni calciatore».
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