Da poche settimane “Sensazione Ultra”, il nuovo album di Ghali, a due anni da “DNA”, un progetto che anticipò solo di qualche giorno i primi effetti della pandemia da Covid-19: “Abbiamo avuto la sfortuna di uscire il giorno in cui è partita la notizia della pandemia. Questo disco è frutto di tutto quello che è successo dopo, di qua do mi sono accorto che non potevo più andare in giro”. Nel frattempo, il viaggio in Tunisia e il racconto delle sue radici, come in “Wallah”, “Wana” e “Bayna”, hanno restituito al pubblico un Ghali più maturo, anche del suono proposto in “Sensazione Ultra”: “Ho capito nel tempo che per arrivare a stupirli non dobbiamo fare il loro suono, non dobbiamo arrivare con il loro lavoro, ma dobbiamo fargli capire chi siamo. La storia della musica italiana ci insegna che le canzoni italiane sono quelle che sono considerate all’estero, quelle con un suono italiano, sincere”. All’interno del progetto, oltre a Marracash, Madame, Baby Gang, anche gli astri nascenti Axell e Digital Astro, senza dimenticare la partecipazione in “Bayna” del rapper tunisino Med Guesmi. La storia del giovane artista, molto conosciuto su Soundcloud è una delle più interessanti del disco, soprattutto dopo il racconto di Ghali: il giovane cantante dopo esser stato invitato in Italia dal cantante di “Free Solo”, è scappato di fronte a un’opportunità discografica, datagli anche dal producer tunisino del brano Rat Chopper.
Intervista di Francesco Raiola e Vincenzo Nasto
Riprese e montaggio: Peppe Pace
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