“Generazione 56K”, Millenials ieri e oggi con l’ironia The Jackal

di solobuonumore

“Generazione 56K”, Millenials ieri e oggi con l’ironia The Jackal

Roma (askanews) – Li chiamano Net Generation o Millenials i ragazzi degli anni Novanta, a cui l’arrivo di Internet ha "stravolto" le vite. "Generazione 56k", dall’1 luglio su Netflix, racconta i ragazzini che prima si destreggiavano tra walkman e videocassette e oggi, da adulti, si sono adattati ad un mondo iper tecnologico, con smartphone e app parte integrante delle loro vite, nel lavoro, nel tempo libero e soprattutto negli incontri sentimentali.

Nella serie comedy in otto episodi c’è un continuo ponte temporale tra gli anni Novanta e i giorni nostri, tra l’isola di Procida e Napoli, in un costante flashback tra l’infanzia dei protagonisti e la loro vita oggi. Il progetto nasce da un’idea di Francesco Ebbasta, co-fondatore dei The Jackal, che ha diretto anche i primi quattro episodi, mentre altri due membri del collettivo napoletano, Gianluca Fru e Fabio Balsamo, interpretano i migliori amici del protagonista.

Al centro della storia ci sono infatti Daniel e Matilda, interpretati da Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli, che si conoscono da giovanissimi e s’innamorano da adulti, e che, insieme agli amici di sempre, Luca e Sandro, sono il simbolo della Generazione del Modem 56K. Tutti gli episodi della serie intrecciano costantemente due linee temporali, due punti di vista, due fasi della stessa storia d’amore e di amicizia che parte nel 1998 e continua fino ai giorni nostri. Con molta ironia, romanticismo e un po’ di nostalgia.

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