Alla presentazione della serie Generazione 56k, ideata da Francesco Ebbasta e prodotta da Netflix con The Jackal e Cattleya, Fanpage.it ha raggiunto i protagonisti Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli. Gli attori hanno commentato la bellissima esperienza sul set, vissuta tra Procida e Napoli, in questo continuo cercarsi tra la purezza dell’isola e la voglia di concretezza della terraferma: "Io vengo da un paesino della provincia di Salerno molto bello ma che è collegato molto male. Mi sentivo un po’ isolata, incastrata in quella realtà, in quella dimensione. E anche per me, come poi per Matilda, quando ho avuto la possibilità di andare fuori è stata una rinascita" ha dichiarato Cristina, che nella serie è Matilda. "Anche io vengo da un paesino in provincia di Benevento, che ha 2mila/3mila abitanti, quindi è un po’ un’isola. Io penso che nell’uomo, almeno in me, si sono due grandi forze: una di una dimensione piccola, tradizionale, l’altra che è mossa dalla tensione della conoscenza e ambisce al cielo. Queste due grandi forze, terra e cielo, penso che fanno di noi persone appartenenti sia a una città che a un paesino, un mix" ha aggiunto Angelo, che in Generazione 56k è Daniel. Una bellissima storia d’amore che inizia lentamente negli anni 90 ed esplode con la velocità della fibra nei tempi dell’iperconnessione. A cura di: Eleonora D’Amore montaggio: Claudio Rosa
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