Riva del Garda, 20 set. (askanews) – Formazione, innovazione e nuove tecnologie rappresentano fattori cruciali per il miglioramento delle prestazioni sanitarie soprattutto sul fronte della chirurgia. Non a caso, "Verso una migliore performance" è il titolo del 40esimo Congresso Nazionale Acoi (Associazione Chirurgi Ospedalieri Italiani) che dal 18 al 21 settembre vede i massimi esperti del settore riuniti nella spledida cornice di Riva del Garda.
"La performance si migliora intanto formando bene i giovani chirurghi ma ancor prima invogliando i giovani chirurghi a tornare a fare il chirurgo perchè i dati che ci arrivano non sono preoccupanti, sono drammatici: i giovani non scelgono più di fare il chirurgo non scelgono più di fare anche altre specialistiche considerate ad alto rischio professionale", sottolinea Pierluigi Marini, Past-President ACOI.
Un problema che non riguarda soltanto i giovani. Sì, perchè sono sempre di più i chirurghi over 50 over che decidono di abbandonare la professione: "L’Italia non se la può permettere questa cosa. Noi abbiamo insegnato chirurgia in tutto il mondo, siamo tra i più bravi al mondo, lo dico senza se e senza ma, allora tecnologia, formazione e tutela secondo noi sono la ricetta giusta", puntualizza ancora Marini.
Una strada che J&J MedTech ha già imboccato da tempo.
"Da anni, direi ormai decenni – spiega Simona Braghi, Medical Director&Education solution Lead di J&J MedTech- siamo impegnati nel miglioramento delle skills e delle capacità dei chirurgi e in particolare delle loro performance. Con un obiettivo unico e ben chiaro: portare un impatto sul miglioramento degli outcome del paziente".
Un esempio concreto è rappresentato dal Training Village, una vera e propria palestra per i giovani chirurghi presenti al congresso Acoi: "E’ un ottima opportunità che noi offriamo ai chirurghi più giovani e anche quelli più esperti di avere un assaggio della nostra proposta formativa en zone per impattare sulle loro performance chirurgiche", puntualizza la manager di J&J MedTech.
Il merito è di uno speciale macchinario in grado di simulare un intervento in sala operatoria: "Avremo anche la possibilità di presentare alla comunità chirurgica un nuovo simulatore dove i discenti potranno sperimentare ed essere formati su un apparato anatomico totalmente sintetico che riproduce l’anatomia dell’organo umano in particolare applicabile per l’ambito della chirurgia bariatrica e della chirurgia colon-rettale", conclude Braghi.