"È un mantovano che è entrato nel cuore dei mantovani. E al tempo stesso è una persona che non merita di essere usata per battaglie strumentali che non erano nemmeno le sue battaglie". Così il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, ha ricordato a Fanpage.it il dottor Giuseppe De Donno, morto suicida la scorsa settimana nella sua abitazione di Curtatone. Nella mattinata di oggi si sono tenuti i funerali dell’ex primario di Pneumologia dell’ospedale Poma, tra i primi a sperimentare la cura anti Covid col plasma iperimmune. La sperimentazione non ha dato i risultati sperati ed è stata accantonata: questo ha alimentato complottismi che sono emersi anche oggi, nelle voci di pochi "no vax" presenti alle esequie. "Giuseppe era vaccinato, io ero con lui quando si è vaccinato. Riteneva di doverci essere non solo perché era un uomo di scienza e credeva nella scienza ma anche per dare l’esempio civico a tutti i cittadini", ha chiarito il sindaco di Mantova. Ma tra i presenti, oltre a qualche paziente curato dal medico, c’è anche chi ha avanzato ipotesi di complotti: "È stato costretto a vaccinarsi".
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