ROMA (ITALPRESS) – “Le spiegazioni di Aboubakar Soumahoro? Credo che cisiano ancora delle zone d’ombra da chiarire ed è quello che noi gli abbiamo chiesto di fare. Nel merito, punto per punto, nell’interesse suo, di chi lo ha votato e della dimensione collettiva di cui fa parte”. Lo ha dichiarato il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, intervistato a La Repubblica. “Mi pare evidente che si sia prodotto un cortocircuito fra il suo ruolo e il ritrovarsi dentro una relazione stretta familiare, che però era difficile non vedere. A noi comunque ha ribadito la sua totale estraneità” continua.
“La sua era una candidatura che aveva la forza di consolidare alcune tematiche – la lotta al caporalato, lo sfruttamento dei migranti – che per noi sono centrali. Non stiamo parlando di un partito che non se ne è mai occupato e ricorre al talent show per coprirsi su un punto sensibile per l’opinione pubblica. Io da assessore in Puglia sono stato il primo a portare l’acqua potabile in quei campi. Pentito? No perchè la scelta è stata fatta pensando che quei temi, quelle battaglie, sono essenziali per una forza come la nostra. E lo penso anche oggi. Basta l’autosospensione dal gruppo? Autosospendersi è stato giusto, il resto dipende da lui”.
“La sua era una candidatura che aveva la forza di consolidare alcune tematiche – la lotta al caporalato, lo sfruttamento dei migranti – che per noi sono centrali. Non stiamo parlando di un partito che non se ne è mai occupato e ricorre al talent show per coprirsi su un punto sensibile per l’opinione pubblica. Io da assessore in Puglia sono stato il primo a portare l’acqua potabile in quei campi. Pentito? No perchè la scelta è stata fatta pensando che quei temi, quelle battaglie, sono essenziali per una forza come la nostra. E lo penso anche oggi. Basta l’autosospensione dal gruppo? Autosospendersi è stato giusto, il resto dipende da lui”.
– foto: agenziafotogramma.it
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