Francesco Sarcina racconta la sua vita senza ordine e disciplina

di solobuonumore

Francesco Sarcina racconta la sua vita senza ordine e disciplina

Milano, 16 feb. (askanews) – Una vita senza ordine, né disciplina. Francesco Sarcina ha scelto un libro per raccontare la sua storia. La sua unica religione è la musica e la chitarra la sua migliore amica. "Nel Mezzo" Edito da Sperling&Kupfer narra l’infanzia nella periferia milanese, l’amore per le donne, il rock, gli eccessi e la fama del frontman de Le Vibrazioni. Tutto comincia col dolore per l’abbandono della madre.

"Condannare è facile e giudicare ancora di più, ma lo si fa quando si è deboli e insicuri, cose che un abbandono provoca, è normale e lecito ma il bello è far pace, ritrovarsi. Ci ho messo un po’ di tempo sicuramente".

Un’autobiografia che non risparmia luci e ombre, anche quando parla del suo tormentato rapporto con le dipendenze e in particolare con la droga.

"In realtà la mia dipendenza nasce dalla musica stessa, poi il sesso e gli stupefacenti arrivano con la periferia e con la vita delle sale prove e degli ambienti più snob e ricchi che ho cominciato a frequentare dopo in un secondo momento".

Finito al centro delle cronache rosa per il suo burrascoso divorzio dalla moglie racconta così la sua storia.

Penso che dopo un grande amore anche con tante bellissime cose, dopo con la rabbia possono accadere tante bruttissime cose. Io non sto a giudicare, preferisco pensare e riflettere sul fatto che abbiamo dei figli e quindi qualunque cosa si faccia bisogna pensare che siamo i genitori di ragazzi fantastici".

E proprio l’essere padre, ha rappresentato per Francesco il motivo di svolta.

"Il problema è che prima dei figli vivevo giorno per giorno, poteva accadermi tutto e non me ne importava nulla, perchè ero estremo. Ma i figli ti fanno riflettere, non vuol dire che diventi da un giorno all’altro una persona sana e bella".

Un anno difficile e faticoso in cui Sarcina ha scritto il libro e molta musica, con un solo desiderio.

"E’ stato un anno per me estremamente produttivo un anno così sofferente perchè come si capisce dal libro io nella sofferenza ci sguazzo, per questo ho creato tanto. Ma spero che non accada più e di scrivere meno ma di tornare a fare i concerti di cui io sono estremamente dipendente".

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