Un lungo silenzio interrotto da un applauso. È così che a un mese dalla morte di Arcangelo Correra la famiglia e gli amici hanno voluto ricordarlo. Nella piazzetta in cui a Forcella è stato colpito alla testa da un proiettile. L’orario è lo stesso di quella notte, le 4.30, così come le strade vuote. A sparare quella notte sarebbe stato un suo amico, Renato Caiafa. Il colpo sarebbe partito per errore.
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