Roma, 11 nov. (askanews) – "Ormai siamo a un punto di non ritorno. Bitcoin e criptovalute in generale vengono sempre più utilizzate. Ci sono catene, multinazionali, negozi di abbigliamento e del lusso che iniziano ad accettare pagamenti in criptovalute. Questo significa che siamo nella fase finale prima dell’adozione di massa. Prevedo che entro un anno, un anno e mezzo al massimo, sarà oramai uno standard l’utilizzo dei bitcoin e delle criptovalute e anzi molti negozianti incentiveranno i propri clienti a spendere in criptovalute". Così Gian Luca Comandini, uno dei principali divulgatori tecnologici italiani, a margine della prima edizione del Festival Nazionale delle Università, in programma fino al 12 novembre alla Link Campus University di Roma.
"Ad oggi i vantaggi principali legati alle criptovalute – aggiunge Comandini – sono la velocità, la comodità e l’economicità. Il fatto di affidarsi a strumenti decentralizzati e di essere al di fuori di banche centrali e commerciali. Ci sono però ancora molte perplessità e dubbi, l’ostacolo principale è che molti non hanno consapevolezza di cosa siano le criptovalute e pensano siano strumenti legati alla mafia, alla delinquenza, alla criminalità. C’è molta ignoranza e analfabetismo. La mia speranza è che possa esserci una nuova cultura sulle cripotovalute".
Comandini, esperto conoscitore di criptovalute e blockchain, direttore della prima scuola di formazione del settore, The Blockchain Management School, scelto come membro della task force del Ministero dello Sviluppo Economico per delineare la strategia nazionale in ambito blockchain, esce con il nuovo volume "L’uomo più ricco del mondo". Già autore di "Da zero alla luna", Comandini nel 2019 è stato inserito da "Forbes" nella celebre lista degli Under30 più influenti leader del futuro.