Festival dell’Economia: focus su Stato e Cittadini nel dopo covid

di solobuonumore

Festival dell’Economia: focus su Stato e Cittadini nel dopo covid

Trento, 5 mag. (askanews) – Il ruolo dello Stato, il rapporto pubblico-privato sempre più conflittuale, i reali contenuti della "domande" di cittadinanza alla luce degli sconvolgimenti determinati dalla pandemia: si concentrerà su questi temi la sedicesima edizione del Festival dell’Economia di Trento – la seconda al tempo del covid – in programma dal 3 giugno.

"La pandemia di Coronavirus ha spinto il settore pubblico a entrare in modo ancora più invasivo nelle nostre vite, regolando ogni aspetto più recondito della nostra quotidianità, dalle nostre uscite di casa alle persone che possiamo invitare a cena – dice Tito Boeri, direttore scientifico del Festival nell’introduzione al programma – Intendiamoci: lo ha fatto spesso, non sempre, per buone ragioni e altri paesi, che hanno avuto uno Stato meno invadente, se ne sono pentiti amaramente. Fatto sta che anche quando finalmente usciremo dall’emergenza ci ritroveremo con uno Stato ipertrofico cheha invaso campi in passato riservati esclusivamente all’iniziativa privata. Per questo motivo il tema conduttore della sedicesima edizione del Festival sarà Il ritorno dello Stato. Imprese, comunità, istituzioni".

"La fine della pandemia – prosegue Boeri – può essere l’occasione per ridisegnare i confini dello Stato, rafforzare la sua presenza dove ce n’è maggiore necessità progettandone la ritirata altrove. Cosa deve fare il settore pubblico per i propri cittadini e cosa invece deve limitarsi unicamente a regolare e lasciare all’iniziativa privata? E come trattare il privato che non si limita perseguire i propri interessi individuali o d’impresa, ma che si organizza in comunità, in associazioni del Terzo settore, capaci di occuparsi del bene comune al pari, se non meglio, del settore pubblico?".

Il Festival guarda dunque alla pandemia come presupposto di uno scenario che ha impattato fortemente il rapporto Stato-Cittadino, a partire dalla salute, ma non solo. "Lo Stato è stato messo in un angolo, un po’ troppo, in particolare per quanto riguarda la produzione di servizi collettivi, che si sono rivelati quelli più importanti per superare questa drammatica situazione – dice Innocenzo Cipolletta, del comitato editoriale del Festival dell’ Economia di Trento – Penso alla Sanità in primo luogo, che sicuramente è stata spogliata di alcune capacità mentre doveva essere super-abbondante per superare questa crisi. Ma penso anche alla scuola, che ha reagito male alla didattica a distanza, quando tutte le tecnologie già esistevano prima e potevamo dotarci di sistemi che fossero capaci di includere tutte le persone. E ancora penso ai trasporti che sono stati bloccati perché non c’erano strumenti per poter distanziare le persone. Il grande insegnamento che abbiamo avuto da questa pandemia è che Stato deve tornare a fare le cose che sa fare: cioè i servizi collettivi che servono alla gente".

Alla luce dei dati attuali sulla pandemia, il Festival dell Economia si terrà in presenza – come ha annunciato il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti durante la presentazione del programma – con un protocollo ad hoc che terrà conto dell evoluzione sanitaria. In ogni caso tutti gli appuntamenti del Festival saranno disponibili anche streaming.

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