Ho sentito portavoce dire “a queste domande il segretario non risponde perché sono mail, e chi sta su internet non va a votare”, il Movimento cinquestelle era già lì. Una parte rilevante del talento, di qualunque talento si parli, consiste nel circondarsi di persone migliori. Anche se la selezione non dipende da te, controlla da chi dipende e detta le tue regole. La logica più frequente invece è quella di nominare assistenti fedeli, non leali. Persone che non dissentano e che non facciano ombra, che ti siano grate. Il potere degli staff è sempre un potere di veto e di filtro. Possono non farti sapere, per debolezza o per interesse. Quando ripenso all’ex sindaco di Roma Marino e seguo le vicende di Virginia Raggi, con tutte le differenze dei casi, prima di tutto credo che abbiano fallito nella scelta dei collaboratori. Non è un peccato veniale. Circondarsi di persone preparate, competenti, appassionate e possibilmente gentili – stare attenti a che lo siano – è il principale dei talenti, non solo in politica”.