ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo ereditato una situazione complicata ma siamo riusciti ad invertire la rotta dando nuova credibilità e stabilità all’Italia e creando un clima di fiducia attorno al governo: +520mila occupati in un anno, record del numero di occupati, dell’occupazione femminile e di quella stabile, +28% della Borsa nel 2023, spread sotto controllo, successo dei titoli di Stato”. Così Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’attuazione del programma, in un’intervista al Corriere della Sera rivendica i risultati del Governo e ribadisce l’unità del centrodestra.
“Era dal 2011 che non si approvava la legge di Bilancio senza ricorrere al voto di fiducia, altro che maggioranza litigiosa – spiega -. L’anno si è aperto con l’aumento delle pensioni per milioni di italiani e proseguirà con l’aumento, a fine mese, della busta paga di milioni di lavoratori per la conferma del taglio del cuneo contributivo, ma anche all’eliminazione dell’aliquota Irpef del 25%”.
Alla domanda su cosa intendesse il premier Giorgia Meloni con la frase «Qualcuno credeva di poter dare le carte», Fazzolari risponde così: “Con noi è finita l’epoca in cui affaristi e faccendieri avevano voce in capitolo sulle questioni di governo. Ho sentito qualcuno parlare di poteri forti e grandi lobby, nulla di così serio: si tratta piuttosto di forme di accattonaggio molesto dentro i palazzi del potere. E il nostro “grazie non ci serve niente” dà molto fastidio. Non siamo arrivati al governo dopo una intera vita di militanza per scendere a patti con persone di cui non abbiamo alcuna stima”.
E sulle Regionali spiega: “La grande forza del centrodestra è sempre stato il rispetto della volontà e del sentimento popolare, questo vuol dire anche cercare il più possibile di tenere conto dei rapporti di forza tra i partiti del centrodestra, anche nella scelta dei candidati alle elezioni amministrative e Regionali. Come abbiamo fatto in passato, riusciremo a trovare un punto di equilibrio”.
“Era dal 2011 che non si approvava la legge di Bilancio senza ricorrere al voto di fiducia, altro che maggioranza litigiosa – spiega -. L’anno si è aperto con l’aumento delle pensioni per milioni di italiani e proseguirà con l’aumento, a fine mese, della busta paga di milioni di lavoratori per la conferma del taglio del cuneo contributivo, ma anche all’eliminazione dell’aliquota Irpef del 25%”.
Alla domanda su cosa intendesse il premier Giorgia Meloni con la frase «Qualcuno credeva di poter dare le carte», Fazzolari risponde così: “Con noi è finita l’epoca in cui affaristi e faccendieri avevano voce in capitolo sulle questioni di governo. Ho sentito qualcuno parlare di poteri forti e grandi lobby, nulla di così serio: si tratta piuttosto di forme di accattonaggio molesto dentro i palazzi del potere. E il nostro “grazie non ci serve niente” dà molto fastidio. Non siamo arrivati al governo dopo una intera vita di militanza per scendere a patti con persone di cui non abbiamo alcuna stima”.
E sulle Regionali spiega: “La grande forza del centrodestra è sempre stato il rispetto della volontà e del sentimento popolare, questo vuol dire anche cercare il più possibile di tenere conto dei rapporti di forza tra i partiti del centrodestra, anche nella scelta dei candidati alle elezioni amministrative e Regionali. Come abbiamo fatto in passato, riusciremo a trovare un punto di equilibrio”.
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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