Enzo è un papà di una famiglia arcobaleno, insieme al suo compagno decise di mettere su famiglia usufruendo negli USA della gravidanza per conto terzi. La famiglia così si allargò con due gemellini, ognuna figlia biologica dell’altro, per poi fare un’adozione incrociata, unico escamotage possibile in Italia per una famiglia con genitori dello stesso sesso. Il compagno di Enzo però morì poco prima di rientrare in Italia con i due gemellini. " Oggi i miei figli, sono gemelli, cresciuti insieme, ma uno ha un padre biologico deceduto e uno adottivo e l’altra ha un padre biologico, questo vuol dire che il bimbo che non ha il padre adottivo viene completamente escluso dalla parentela" racconta Enzo a Fanpage.it.
" Mio figlio ha il nome del padre di mio marito, ha due cognomi, ma non è il figlio di mio marito, la nonna, ad esempio, giuridicamente non è la nonna. Tutto questo succede perché trascrivere un atto di nascita di figli di genitori dello stesso sesso in Italia sembra turbare l’ordine pubblico. Noi siamo persone normali, con una propria vita, non abbiamo nessuna colpa, se non quella di volerci bene e di voler bene ai nostri figli" spiega Enzo. Eppure basterebbe trascrivere un semplice pezzo di carta. Una condizione pesante che può spingere le persone ad abbandonare il nostro paese. " Dopo il caso di Padova, ho pensato che questo paese non era più il posto giusto per noi – racconta Enzo – i miei figli hanno anche il passaporto americano ed ho pensato di andarmene negli Usa. Poi però ho pensato che è nostro dovere fare qualcosa affinché l’Italia sia un paese migliore, e spero che questi semi di amore e civiltà che stiamo spargendo, un domani conentano ai miei figli di essere bravi cittadini in un paese migliore e che li accolga".
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