MILANO (ITALPRESS) – Un’intera giornata dedicata alla riflessione sul tema sostenibilità: EY, azienda leader nei servizi di consulenza e revisione, ha invitato i rappresentanti di numerose aziende italiane a Milano per discutere del tema durante l’evento “EY Sustainability Summit 2023”, che si tiene oggi, 5 aprile. Più nel dettaglio fra i temi discussi approfonditamente c’è la necessità di integrare la sostenibilità nel business aziendale. Per dirla con le parole di Riccardo Giovannini, Climate Change and Sustainability Leader di Ey in Italia infatti, “nelle aziende il percorso verso la sostenibilità è un percorso strategico e di trasformazione importante”. L’evento è stato anche l’occasione per analizzare l’ultimo rapporto curato proprio da EY, “Seize the Change 2023. Futuri sostenibili” che quest’anno ha indagato proprio il rapporto fra crescita economica delle aziende e piani di sostenibilità: “Confrontando le risposte delle aziende con dati finanziari ed economici che arrivano da banche dati accreditate, abbiamo notato come esista una potenziale relazione tra gli investimenti reali sulla sostenibilità sul breve periodo e l’eventuale crescita sul lungo: la crescita dell’indebitamento è correlata al miglioramento della performance di sostenibilità”.
D’altra parte il piano di sostenibilità e i relativi standard non sono ormai più un’opzione per le aziende, soprattutto per quelle che puntano alla quotazione in borsa. La testimonianza portata da uno degli invitati alla giornata di approfondimento, il fondo d’investimento Ambienta SGR, lo conferma: l’integrazione dei piani di sostenibilità rappresenta infatti un elemento importante per operare, lo chiedono gli investitori. Toccando invece il tema del cambiamento climatico è richiesto sempre di più di raggiungere obiettivi non finanziari, guardando quindi alla gestione del rischio climatico come fattore importante di valutazione per gli investimenti. “Ragionare in ottica di rischio per il cambiamento climatico – ha detto Roberto Raccanelli, Partner Climate Change and Sustainability, EY in Italia – è un cambio di passo importante. Le aziende hanno capito che devono rispondere, in particolare lo vediamo nelle aziende quotate. E sono le aziende a dare il ritmo sui temi, sullo sfondo c’è il framework ma a livello di operatività sono le aziende a guidare e a cambiare le cose”.
Che la mitigazione del rischio cambiamento climatico possa coincidere anche con una maggiore redditività è stato testimoniato, durante l’evento, da Luca Fernando Ruini, Health Safety Environment and Energy Vice President di Barilla. L’azienda emiliana infatti ha iniziato a ragionare sul tema sostenibilità e abbassamento dell’impatto ambientale quasi 15 anni fa, scoprendo che l’impatto maggiore per i prodotti alimentari era rappresentato dalla fase di campo. Lavorando sull’abbassamento dell’uso di fertilizzanti, con le rotazioni colturali, e con l’agricoltura di precisione, attraverso DSS, sistemi di supporto alle decisioni, Barilla ha ottenuto un risultato inatteso. In questi ultimi anni, con condizioni di mercato avverse e con l’effetto della crisi climatica che si è fatto più pressante, hanno visto la redditività delle aziende agricole coinvolte nella produzione Barilla resistere. Abbracciando la sostenibilità, di fatto, si sono contrastati gli effetti del cambiamento climatico.
-foto col Italpress –
(ITALPRESS).
D’altra parte il piano di sostenibilità e i relativi standard non sono ormai più un’opzione per le aziende, soprattutto per quelle che puntano alla quotazione in borsa. La testimonianza portata da uno degli invitati alla giornata di approfondimento, il fondo d’investimento Ambienta SGR, lo conferma: l’integrazione dei piani di sostenibilità rappresenta infatti un elemento importante per operare, lo chiedono gli investitori. Toccando invece il tema del cambiamento climatico è richiesto sempre di più di raggiungere obiettivi non finanziari, guardando quindi alla gestione del rischio climatico come fattore importante di valutazione per gli investimenti. “Ragionare in ottica di rischio per il cambiamento climatico – ha detto Roberto Raccanelli, Partner Climate Change and Sustainability, EY in Italia – è un cambio di passo importante. Le aziende hanno capito che devono rispondere, in particolare lo vediamo nelle aziende quotate. E sono le aziende a dare il ritmo sui temi, sullo sfondo c’è il framework ma a livello di operatività sono le aziende a guidare e a cambiare le cose”.
Che la mitigazione del rischio cambiamento climatico possa coincidere anche con una maggiore redditività è stato testimoniato, durante l’evento, da Luca Fernando Ruini, Health Safety Environment and Energy Vice President di Barilla. L’azienda emiliana infatti ha iniziato a ragionare sul tema sostenibilità e abbassamento dell’impatto ambientale quasi 15 anni fa, scoprendo che l’impatto maggiore per i prodotti alimentari era rappresentato dalla fase di campo. Lavorando sull’abbassamento dell’uso di fertilizzanti, con le rotazioni colturali, e con l’agricoltura di precisione, attraverso DSS, sistemi di supporto alle decisioni, Barilla ha ottenuto un risultato inatteso. In questi ultimi anni, con condizioni di mercato avverse e con l’effetto della crisi climatica che si è fatto più pressante, hanno visto la redditività delle aziende agricole coinvolte nella produzione Barilla resistere. Abbracciando la sostenibilità, di fatto, si sono contrastati gli effetti del cambiamento climatico.
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