Chi e cosa è stato colpito dalle esplosioni dei cercapersone ieri e dei walkie talkie oggi in Libano? Perché Hezbollah usa questi mezzi? Perché mentre Israele vuole far credere che è capace di far saltare batterie con le frequenze, è molto più probabile l’acquisto di una partita di strumenti trasformati in bombe a orologeria. E se le forze di Netanyahu avevano questo asso nella manica pronto da calare in caso di invasione terrestre, perché lo hanno calato adesso, rischiando di aprire un nuovo fronte di guerra? Certo è che dietro all’operazione non c’è il Mossad, alle dipendenze del presidente, ma una unità speciale legata al ministro della difesa Galland dato per uscente e ora tornato protagonista. L’analisi di Gianluca Di Feo in studio a Metropolis. Metropolis è in streaming alle 18 dal lunedì al venerdì sulle piattaforme Gedi e on demand sul sito di Repubblica