Milano, 11 dic. (askanews) – Un’enorme esplosione è avvenuta venerdì sera in un magazzino di armi nel campo profughi palestinese di Bourj el-Chemali, vicino a Tiro, nel sud del Libano. Una fonte militare libanese ha affermato che l’esplosione è avvenuta in un deposito di armi e munizioni del movimento palestinese Hamas nei pressi di una moschea del campo.
Al momento non sono confermati morti ma una dozzina di persone sono state trasferite con le ambulanze negli ospedali di Tiro.
L’esplosione è stata udita in tutta la città. Numerosi video amatoriali mostrano l’incendio provocato dalla deflagrazione.
I danni sono molto importanti nelle aree residenziali intorno al luogo dell’esplosione. Una inchiesta è stata aperta sulle cause dell’accaduto.
Il Libano ospita decine di migliaia di profughi palestinesi, la maggior parte dei quali si trova in dodici campi. In virtù di un accordo siglato al Cairo nel 1969 l’esercito libanese non può entrare nei campi profughi. Sono frequenti però gli attacchi in queste aree che sono controllate da alcune fazioni militari palestinesi.