Milano, 13 apr. (askanews) – Il vino si conferma un prodotto strategico per l economia italiana, con un sensibile incremento dei suoi consumatori nella fascia 18-34 anni. Giovani che bevono in modo responsabile e scelgono il prodotto italiano perché percepito come garanzia di qualità. È quanto emerge dal Rapporto realizzato dall Ente previdenziale per gli addetti all’agricoltura (Enpaia) con il Censis, "Responsabile e di qualità: il rapporto dei giovani col vino", presentato alla 54esima edizione di Vinitaly a Verona.
Tra il 1993 e il 2020, a fronte di una flessione di 2 punti e mezzo del consumo in Italia, la quota di giovani che beve vino è salita dal 49 al 53%, e l italianità è il criterio principale di scelta per quasi 8 giovani su 10 (il 79,3% ). Per l’80% (il 79,9%) vale la logica del "meglio meno ma di qualità ", mentre più del 70% (70,4%) sottolinea di consumare vino senza eccessi.
"I giovani hanno dimostrato da questo studio un grande interesse per il consumo moderato e consapevole del vino e hanno anche una grande attenzione per i vini di qualità, e per tutto il tema dedicato alle origini e quindi alle denominazioni, e anche legato a un tema fondamentale che è quello della sostenibilità" ha spiegato il presidente di Fondazione Enpaia, Giorgio Piazza, ricordando che "un tema che sta sul piatto attualmente è quello della trasformazione (che verrà favorita anche dalla politica agricola comunitaria) che è quella di arrivare ad avere in Europa il 25% delle aziende che conducono la propria attività con il metodo biologico".
La ricerca evidenzia che oltre il 17% (17,3%) dei giovani beve solo stagionalmente, il 71% raramente e solo il 10,4% ne consuma fino a due bicchieri al giorno, segno di un rapporto sempre più responsabile e maturo. L attenzione per le certificazioni Dop (85,9%) e Igp (85,2%), sopra l’85%, segnala l’attenzione dei giovani al legame tra vini e territori, e alla tracciabilità dei prodotti, mentre quasi il 57% (il 56,8%) si dice orientato verso prodotti biologici, apprezzando le aziende attente alla sostenibilità.
"I giovani italiani, da questa ricerca, risultano dei giovani consapevoli, che hanno voglia di scegliere dei prodotti di qualità, dei prodotti sostenibili, prodotti che rappresentano anche i loro territori e che hanno voglia di scoprire il made in Italy soprattutto" ha spiegato il sottosegretario del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio, sottolineando che "questa è una cosa importante perché ci dà spunti di riflessione e soprattutto entusiasmo nei confronti dei giovani produttori, che sono sempre di più, che hanno entusiasmo e voglia di scoprire nuovi mercati".
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