Scrivere per il pubblico, scrivere di sé, scrivere degli altri, quanta verità c’è nella letteratura e quale limite può darsi questa ricerca della verità. In occasione della premiazione al Premio Napoli Emmanuel Carrère, scrittore francese de "L’avversario", "Vite che non sono la mia", "Limonov" e l’ultimo "Yoga" – tutti pubblicati da Adelphi -, tra gli altri, in un’intervista a Fanpage ha affrontato temi come la scrittura, la verità in letteratura, le difficoltà di rapportarsi a un libro come Yoga, lasciandosi andare anche a riflessioni sulle elezioni francesi e sul conforto della letteratura in situazioni complesse come quelle della prigionia.
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