Il governo di Nayib Bukele ha costruito un carcere enorme con l’obiettivo di vincere la sua guerra contro la violenza delle bande dei narcos
Il governo di El Salvador ha trasferito venerdì 24 febbraio 2.000 detenuti, probabilmente membri di bande di narcos, nel nuovo complesso carcerario di Tecoluca, che può ospitare fino a 40.000 reclusi.
Il presidente della repubblica, Nayib Bukele, ha precisato che nella prigione, denominata ufficialmente Centro per il confinamento del terrorismo (Cecot), sono stati trasferiti membri delle bande Mara Salvatrucha e Barrio 18. Via Twitter Bukele ha sottolineato che «il Cecot sarà la loro nuova casa, dove vivranno per decenni, senza essere in grado di fare altro danno alla popolazione».
I social media del governo salvadoregno hanno anche pubblicato i video del trasferimento in cui si vedono i detenuti, scalzi e con indosso pantaloncini bianchi, tutti rasati, mentre vengono raggruppati prima di salire sugli autobus.
La nuova infrastruttura carceraria di Tecoluca si erge su uno spazio equivalente a quello di 33 campi di calcio ed è la più grande dell’America centrale. Una volta in funzione disporrà di un dispositivo di sicurezza con 19 torri di guardia e recinzioni elettrificate a 15.000 volt, integrato da 600 uomini dell’esercito e 250 della polizia nazionale.
Diversi gruppi di attivisti per i diritti umani (come l’organizzazione internazionale Human Rights Watch) hanno criticato la nuova struttura sostenendo che all’interno non ci sarebbero garanzie per il rispetto dei detenuti, a cominciare dall’ingente numero di persone che dovrebbe contenere. ( CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/esteri/el-salvador-trasferiti-duemila-detenuti-una-mega-prigione-40mila-persone/e9f3b15c-b54c-11ed-a15d-208e239dbc1e