Milano, 9 lug. (askanews) – Primi passi concreti verso il terzo richiamo di vaccino anti Covid. La casa farmaceutica statunitense Pfizer intende chiedere all’EMA e alla FDA, le autorità del farmaco in Ue e Usa, il via libera per una terza dose.
"Come si vede dai dati raccolti sul campo dal ministero israeliano della Salute" ha spiegato l’azienda, "l’efficacia del vaccino nel prevenire sia l’infezione che lo sviluppo dei sintomi declina sei mesi dopo la vaccinazione, sebbene resti alta l’efficacia nel prevenire i casi gravi".
C’è da considerare anche la diffusione della contagiosa variante Delta e la possibilità di altre varianti, visto che il virus continua a circolare.
La terza dose sarebbe da programmare fra i 6 e i 12 mesi dopo la seconda dose e porterebbe a quintuplicare o decuplicare gli anticorpi rispetto a quelli sviluppati con la seconda dose.
Tutto questo signfica anche organizzare una campagna di richiami mentre milioni di persone nel mondo non hanno ancora ricevuto la prima dose.
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