Roma, 28 apr. (askanews) – "Sostenere l’informazione e l’editoria non è scandaloso, se si considera il giornalismo e la corretta informazione un bene pubblico, quindi da sostenere e tutelare": così Giuseppe Moles (Fi), senatore e sottosegretario all’editoria del governo Draghi, durante il suo intervento al seminario "Giornalismo, verità e ordinamento professionale" organizzato dalla Fondazione Paolo Murialdi nella sede della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) a Roma.
"I giornali soffrono, ma il giornalismo può vivere una nuova stagione, anche grazie alla tecnologia. Che fare?", ha proseguito Moles, per la prima volta ospite nella sede della Fnsi.
"Se si vuole dare un futuro a un settore che tutti noi riteniamo strategico, anche e soprattutto per la democrazia del paese, serve un patto, una sorta di gentlemen’s agreement, che coinvolga editori, giornalisti, istituzioni, filiera. La crisi che stiamo vivendo obbliga ognuno di noi a un dibattito aperto, senza paura e soprattutto, consentitemi la provocazione, con una visione di medio-lungo periodo, che vada al di là del fondo straordinario che abbiamo istituito in manovra, perché il fondo straordinario è un’occasione, ma finisce e magari io non ci sarò più fra due anni; ma voi sì, e se tutti voi insieme non riuscirete a utilizzare gli strumenti messi a disposizione come stimolo, come ripartenza, ci ritroveremo magari fra 3 anni a fare un convegno sulla crisi dell’editoria in Italia", ha dichiarato, riferendosi al Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria con un budget di 230 milioni di euro per il 2022-2023.
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