Milano, 19 ott. (askanews) – Un vecchio stabile abbandonato da anni può diventare la casa di numerose famiglie, anche se si tratta di un’area industriale ferma da tempo o un centro commerciale ormai chiuso. Il flipping immobiliare è nato negli Stati Uniti e si sta espandendo in Italia ed Europa: le società comprano gli edifici in disuso, li ristrutturano a fondo per poi portarli sul mercato. Se necessario si occupano anche del cambio di destinazione d’uso. Cristian Trio, founder di Dyanema Real Estate dal 2016 si occupa di investimenti nell’immobiliare scommettendo sulla riqualificazione. "Il flipping immobiliare è una tecnica che deriva dal mercato statunitense: acquisto e rivendita tramite attività di riqualificazione. Impatta positiviamente sui tempi burocratici, non andando a demolire e ricosturire, e impatta positivamente sulla riqualificazione di strutture che sono ormai in disuso. Per chi compra casa ci sono più vantaggi: la velocità e anche il vantaggio economico, perché noi vendiamo a un 15-20% in meno al prezzo di mercato. Favorendo anche un ‘win-win’ con il cliente finale".
Dyanema porta ogni anno sul mercato tra le 100 e le 150 unità immobiliari, mediamente vendute entro dodici mesi. Con benefici per l’ambiente, perché sono minori i consumi rispetto all’edilizia tradizionale, e le città, che riscoprono scorci abbandonati. "Le nostre città principali sono Milano e Roma, nello specifico ancora di più Milano perché la città stessa sta investendo sempre di più per crescere sempre meglio. Le prospettive sono positive perché il mercato immobiliare, anche grazie a Milano Cortina 2026, è sempre in costante crescita nonostante quello che sta accadendo perché la città è pronta e sta investendo tanto anche dal punto di vista delle infrastrutture e questo è positivo anche a livello di mercato residenziale". Idee chiare per il futuro di Dyanema: consolidarsi in Italia e puntare dritto all’estero. Obiettivo è sbarcare a New York prima del 2026.