Roma, 21 gen. (askanews) – "Giusto qualche mese fa il Cnel ha firmato un accordo interistituzionale con il Mef proprio sulla questione dell’economia sociale. C’è un gruppo di lavoro e adesso arriva questo piano d’azione dell’economia sociale della Commissione europea che lancia una concezione nuova dell’economia sociale non profit, non più marginale e a rimorchio delle politiche pubbliche quando c’è da mettere qualche pezza ma invece un fattore capace di essere protagonista, non di delimitare uno spazio ma operare
in un modo diverso, per il bene comune, in tutti i settori dell’economia. E’ questa la novità dell’Action Plan. E adesso inizia il lavoro, perchè l’Action Plan ha una durata di 10 anni, quindi prevede una serie di iniziative e adempimenti molto importanti che come Cnel insieme al Mef porteremo avanti".
Lo ha evidenziato il consigliere Gian Paolo Gualaccini, componente del consiglio di presidenza del Cnel in rappresentanza di Terzo Settore – Osservatorio nazionale associazionismo in occasione del workshop "Quali opportunità per l’Italia dall’Action Plan for the social economy?", promosso da Cnel e Mef.
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