Roma, 29 ott. (askanews) – Il Commissario Unico alle bonifiche, il generale Giuseppe Vadalà, con la task-force messa a disposizione dall’Arma dei Carabinieri per far fuoriuscire l’Italia dalla procedura d’infrazione europea, ha presentato presso la Chiesa Collegiata di San Michele Arcangelo di Contigliano (Rieti), la 10ma Relazione semestrale sullo stato delle discariche abusive Italiane.
Importanti i numeri raggiunti dalla missione commissariale nell’ultimo quinquennio: in particolare sono state bonificate – ed espunte dall’infrazione Ue – 65 discariche in 55 mesi (l’80%) e restano 16 siti da bonificare o mettere in sicurezza.
"I numeri sono importantissimi, siamo a 65 discariche ma aspettiamo sette risposte dalla DG dell’Ue su cui stiamo lavorando incessantemente. La relazione l’abbiamo voluta presentare in questo territorio bellissimo della provincia di Rieti, perchè noi salviamo i territori e questo è il simbolo di tanti piccoli territori nazionali che per un’attività di smaltimento di rifiuti irregolare se non a volte criminale devono essere salvati e per questo siamo a Contigliano".
Un Comune attento all’ambiente e che è anche tra i primi nel Lazio nella corretta gestione del ciclo dei rifiuti.
"Per noi è un punto dirimente di civiltà, non a caso al convegno ci sono anche le terze medie della nostra scuola. I ragazzi sono la nostra scommessa sul futuro e vogliamo avviarli verso una strada di coscienza sulla questione ambientale dirimente appunto nella civiltà contemporanea. Valorizzare il territorio oltre che tutelarlo significa moltiplicare risorse, bellezza proprio potendo vivere in questa bellezza di un territorio che ci è stato donato e che dobbiamo preservare e migliorare".
Presente all’evento anche il Commissario Prefettizio della discarica di Albano Laziale, l’avv. Paola Ficco, con la quale la missione condivide sforzi e intenti per la salvaguardia dell’ambiente nel pieno rispetto dei cicli normativi di riferimento. La bonifica è stata, in media, di una discarica abusiva al mese. E la sanzione europea iniziata, nel 2014, con 42 milioni di euro oggi si è ridotta a 5 milioni, portando così un cospicuo risparmio economico per l’erario e soprattutto restituendo zone più salubri alle collettività.
La task force è composta tutta da Carabinieri, una squadra creata ad hoc e messa a disposizione dall’Arma che ha periodicamente inseguito e raggiunto gli obiettivi fissati nel cronoprogramma operativo. Nella convinzione che in futuro, proseguendo sulla strada tracciata, si potrà definitivamente risolvere l’annoso problema delle bonifiche, potendo così restituire ai cittadini e più in generale al Paese, i territori sanati anche come nuono volano sociale ed economico, come alcuni progetti, vedi il Bike Park pensato per l’area di Lesina, dimostrano.
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