ROMA (ITALPRESS) – E’ morto, all’età di 63 anni, il cantautore e cabarettista Federico Salvatore. Nato a Napoli, inizia a suonare la chitarra da autodidatta all’età di 8 anni.
Fa le sue prime apparizioni in teatro, dove si esibisce riadattando testi divertenti su musica di canzoni famose. La notorietà arriva nel 1994 quando vince il concorso BravoGrazie, che gli permette di partecipare alla trasmissione televisiva Maurizio Costanzo Show. Federico Salvatore partecipa al Festivalbar come ospite fisso, e nel 1996 prende parte al Festival di Sanremo dove si classifica tredicesimo con il pezzo Sulla porta.
La canzone sanremese è inserita nell’album Il mago di Azz, mentre nel 1997 è il turno di Coiote interrotto, dove si trova anche un brano dedicato ad uno dei suoi idoli, Totò.
Nel 2002 l’uscita dell’album L’osceno del villaggio segna un’ulteriore svolta nella sua carriera, e il cantante cabarettista lascia definitivamente il posto al cantautore di denuncia. Del 2004 è l’album Dov’è l’individuo?, con il quale continua nel solco tracciato dal lavoro precedente.I testi di Federico Salvatore sono a sfondo comico-satirico. La sua satira è ambientata soprattutto nel mondo napoletano, di cui il cantante dipinge i risvolti quotidiani.
-foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).
Fa le sue prime apparizioni in teatro, dove si esibisce riadattando testi divertenti su musica di canzoni famose. La notorietà arriva nel 1994 quando vince il concorso BravoGrazie, che gli permette di partecipare alla trasmissione televisiva Maurizio Costanzo Show. Federico Salvatore partecipa al Festivalbar come ospite fisso, e nel 1996 prende parte al Festival di Sanremo dove si classifica tredicesimo con il pezzo Sulla porta.
La canzone sanremese è inserita nell’album Il mago di Azz, mentre nel 1997 è il turno di Coiote interrotto, dove si trova anche un brano dedicato ad uno dei suoi idoli, Totò.
Nel 2002 l’uscita dell’album L’osceno del villaggio segna un’ulteriore svolta nella sua carriera, e il cantante cabarettista lascia definitivamente il posto al cantautore di denuncia. Del 2004 è l’album Dov’è l’individuo?, con il quale continua nel solco tracciato dal lavoro precedente.I testi di Federico Salvatore sono a sfondo comico-satirico. La sua satira è ambientata soprattutto nel mondo napoletano, di cui il cantante dipinge i risvolti quotidiani.
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