Roma, 23 mar. (askanews) – "Le risorse di Next generation Eu si aggiungono ad ulteriori programmi europei e ai fondi per la coesione che mettono a disposizione altri 96 miliardi per il Sud nei prossimi anni. Ma abbiamo imparato che tante risorse non portano necessariamente alla ripartenza del Mezzogiorno, ci sono due problemi: uno nell’utilizzo dei fondi europei, l’altro nella capacità di completamento delle opere pubbliche": lo ha detto il premier Mario Draghi in apertura dei lavori della prima giornata di "Sud-Progetti per ripartire" l’iniziativa di ascolto e confronto promossa dal ministro Mara Carfagna.
"A fronte di 47,3 miliardi di euro programmati nel fondo per lo sviluppo e la coesione dal 2014 al 2020, alla fine dello scorso anno erano stati spesi poco più di 3 miliardi, il 6,7%. Nel 2017 sono state 647 le opere pubbliche avviate ma non completate, in oltre due terzi dei casi nemmeno arrivate a metà, il 70% di queste collocate al Sud, per un valore di 2 miliardi", ha ricordato Draghi.
Divenire capaci di spendere questi fondi e di farlo bene è obiettivo primario di questo l governo", ha concluso.