Bruxelles, 24 giu. (askanews) – Con le "decisioni prese sullo status di candidato all’Ucraina, Moldova e anche alla Georgia l’idea è avere i sei paesi dei Balcani occidentali membri dell’Ue. Sono processi lunghi, alcuni paesi hanno aspettato anni, ma implicitamente è stato deciso che questo processo così esigente e burocratico rimarrà esigente, ma sarà molto meno burocratico. Quindi l’Ue proietta un’immagine meno ‘arcigna’, meno burocratica, meno fiscale e molto più aperta e cooperativa. L’entrata, lo status di candidato, i negoziati, continueranno a richiedere un forte impegno dei governi, il conseguimento delle qualifiche continuerà a essere dipendente dalla performance sulle rifoma ma è cambiata la disponibilità dei Paesi dell’Ue e dell’Ue ad aiutare questi paesi".
Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles.
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