Gigi Zambelli, 52enne bergamasco, è il coprotagonista di una storia di speranza e generosità. È il 1996 quando, in seguito alla morte di un amico per leucemia, decide di offrirsi per donare il midollo osseo. Ma non riceve nessuna chiamata, perché per ogni malato c’è una possibilità su 100mila di trovare un donatore compatibile. Passano quasi 30 anni e Gigi riceve una telefonata: qualcuno ha bisogno del suo midollo. A tre mesi dalla trasfusione, un regalo misterioso e inaspettato: cinque conchiglie e un biglietto con scritto "Chi salva una vita salva il mondo".
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