Finora ha rifiutato le scuse dei vertici dell’ospedale e al The Sun sfoga tutta la sua rabbia: “Come possono anche pensare che una scusa possa cancellare ciò che hanno fatto? Spero che nessuno debba sopportare ciò che la nostra famiglia sta attraversando, siamo bloccati in un luogo oscuro e senza vie di uscita”.
Inoltre alla ragazza non era stato dato il nome di qualcuno a cui rivolgersi in caso di necessità e aiuto. Evie era una studentessa dell’Università di Edimburgo e aveva lavorato in un negozio della capitale. Inoltre era una ballerina e insegnava danza presso il Fiona Henderson School of Dance. Nel corso degli anni ha sofferto di attacchi di depressione e aveva trascorso cinque giorni in una struttura dedicata e vicino alla casa dei suoi genitori.
Un mediatore ha confermato le colpe dell’ospedale e ha stabilito che verranno migliorati i servizi relativi a persone affette da depressione. Inoltre sono arrivate le scuse del dottor Alex McMahon: “Chiedo scusa per aver curato in maniera inadeguata la ragazza, pongo le mie sincere condoglianze alla famiglia”. La mamma di Evie ora vuole giustizia e grazie alla relazione del mediatore vuole le dimissioni dei responsabili e la chiusura dell’ospedale.
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