Digiuno intermittente: quanto si dimagrisce dopo una settimana

di Aglaia

Digiuno intermittente: quanto si dimagrisce dopo una settimana

Il digiuno intermittente è una forma di digiuno controllato, basato sull’alternanza di periodi alimentari e fasi di astinenza dal cibo. Viene usato per dimagrire e per migliorare la salute metabolica.

Anticipiamo fin da subito che, esattamente come avviene per le altre tecniche di dieta ipocalorica, anche il digiuno intermittente funziona perché fa mangiare meno di quanto consuma l’organismo. Probabilmente, il successo che sta riscontrando è da ricercare nella facilità di applicazione. La sua efficacia non è diversa da quella di una strategia ipocalorica qualsiasi e il dimagrimento inizia nel momento in cui si imposta la restrizione.

Ciò che la maggior parte delle persone vorrebbe sapere, tuttavia, è: quando si possono apprezzare i primi risultati "concreti" e "misurabili"? Già dopo la prima settimana possiamo vedere scendere l’ago della bilancia! Dobbiamo sottolineare, però, che pesarsi spesso non è un’abitudine sana per la mente e per l’umore in generale, e pertanto si tratta di un comportamento da evitare. Tuttavia, quando si cerca di valutare l’efficacia di una strategia dimagrante, è concesso salire sulla bilancia dopo una settimana dall’inizio. Poi, in assenza di segni o sintomi disagevoli, sarebbe meglio pesarsi ogni due o quattro settimane.

Quindi, dopo una settimana di digiuno intermittente, quanto potremmo dimagrire? Di solito, la prima settimana dà sempre molta soddisfazione.
Oltre ad una certa quantità di grasso, che dipende da quanto abbiamo tagliato le calorie e dalla composizione corporea iniziale, vediamo andarsene anche una discreta parte di liquidi. Statisticamente, è abbastanza frequente perdere circa un chilogrammo. Il ritmo successivo, invece, è un po’ più blando. Se il digiuno intermittente è ben strutturato, possiamo accontentarci di circa 700 o 800 grammi a settimana. Per essere più precisi, il digiuno intermittente dovrebbe essere impostato con l’obbiettivo di dimagrire in quantità pari allo 0,5 o, al massimo, l’1% del peso iniziale ogni sette giorni.

Ma cosa succede se dimagriamo troppo in fretta? Se il digiuno intermittente è impostato troppo restrittivamente, possiamo andare incontro a diversi effetti collaterali, come debolezza e perdita di efficienza nelle attività mentali o fisiche. Si manifestano spesso il mal di testa e il cattivo umore. Possono inoltre aggravarsi condizioni preesistenti come la pressione bassa, l’anemia e, seppur raramente, la difficoltà a mantenere la stabilità glicemica.

Quando protratto nel tempo, il digiuno troppo rigido può causare delle carenze nutrizionali, che possiamo solo parzialmente colmare con l’uso di integratori. Infine, ricordiamo che il digiuno intermittente è controindicato in gravidanza e allattamento, in età evolutiva, nei disturbi del comportamento alimentare, con presenza di patologie gravi e sotto alcune terapie farmacologiche. E’ quindi sempre opportuno consultare il medico.

Leggi qui l’articolo: https://www.my-personaltrainer.it/dimagrire/quando-si-inizia-a-perdere-peso-con-il-digiuno-intermittente.html

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