Milano, 13 giu. (askanews) – Il trasporto ferroviario riveste un ruolo di primo piano nelle scelte di mobilità europea dei prossimi anni, dato che il Green Deal si propone di ridurre i livelli delle emissioni dei trasporti del 90% entro il 2050 e che il treno è il mezzo più sostenibile per il trasporto di passeggeri e merci. In quest’ottica, si inserisce l’impatto benefico che la digitalizzazione può portare in una maggiore sostenibilità delle opere ferroviarie, tema al centro di un convegno che si è tenuto al Politecnico di Milano, organizzato dal Collegio ingegneri ferroviari italiani, con il patrocinio, tra gli altri, di Harpaceas.
"Non penso che si possano nutrire più dubbi sul fatto che la digitalizzazione sia il modo più efficente per gestire innanzitutto i dati sulla vita dell’opera infrastrutturale ma anche la valutazione delle performance dell’opera stessa rispetto agli obiettivi per la quale è stata realizzata – ha spiegato il ceo e co-founder di Harpaceas, Luca Ferrari – e non di meno gli impatti che l’opera stessa ha sull’ambiente, sull’economia, sul sociale e infine, ma non meno importante, la fruibilità dell’opera stessa da parte della comunità cui è stata indirizzata".
Se l’avvento del digitale nel settore della mobilità sta rivoluzionando i modelli di business e, conseguentemente, il modo di fruire dei trasporti pubblici e privati, gli investimenti pubblici promuoveranno sempre di più lo sviluppo della mobilità sostenibile e il potenziamento dei collegamenti infrastrutturali che rappresentano una leva importante per uno sviluppo territoriale.
"Molte volte, nelle settore delle infrastrutture ma non solo, la digitalizzazione è considerata un driver del cambiamento. A nostro avviso, nel settore della mobilità è soprattutto un abilitatore di una serie di tendenze che riassumo in tre parole: integrazione, sostenibilità e sicurezza" ha affermato Paolo Guglielminetti, partner PWC Italia e responsabile globale Railways & Roads, aggiungendo che "le infrastrutture e i trasporti, e la mobilità che va sulle infrastrutture, devono essere più integrate tra di loro, e da questo punto di vista le piattaforme di integrazione possono essere molto utili sia alla tua domanda che alla tua offerta; devono essere più sostenibili, e la digitalizzazione può aiutare in diverse direzioni tra cui la riduzione dei consumi energetici e una migliore gestione dei rapporti con il territorio; e più sicure: da questo punto di vista i temi del monitoriaggio delle infrastrutture e dell’abilitazione alla manutenzione predittiva sono tra i principali elementi che la digitalizzazione può portare".
Da oltre vent’anni Harpaceas fornisce un contributo sull’importanza della transizione digitale anche nel settore delle costruizioni, basti pensare alla collaborazione con Italferr, la società di ingegneria del Gruppo FS Italiane. Ma non solo. "La nostra azienda collabora da tantissimo tempo con soggetti terzi, quindi associazioni di categoria, Collegi e Ordini professionali, nonché con le principali università italiane dove vengono organizzati dei master post-universitari di primo e secondo livello. Oltre a questo la nostra azienda ha dato un contributo veramente importante alla realizzazione, ancora in corso d’opera, dell’impianto normativo italiano per quanto riguarda la digitalizzione del comparto delle costruzioni nell’ambito Uni con l’impianto ‘Uni 11337’" ha precisato il Ceo di Harpaceas, Luca Ferrari, sottolineando che "stessa cosa ha fatto in ambito europeo: abbiamo ben quattro delegati nazionali della nostra azienda che partecipano ai lavori in sede Cen del ‘Technical Committee 442’. Al di là di questo, abbiamo ovviamente accompagnato in questo tempo alcune centinaia tra i principali soggetti che operano nella filiera nell’adozione della cosiddetta transizione digitale".