La relazione tra alimentazione e calcoli renali è un tema complesso e non sempre completamente chiaro.
Nessun tipo di calcolosi può essere causato unicamente dall’alimentazione. Il più delle volte, alla base esiste una predisposizione di origine genetica, o una malattia predisponente, e, poiché ci sono diversi tipi di calcoli renali, non esiste una dieta universale per prevenirli.
La dieta per i calcoli renali ha tre obiettivi: aumentare il grado di diluizione dei sali responsabili della formazione dei calcoli, aumentare l’apporto delle sostanze che possono inibirne la formazione, come ad esempio l’acido citrico, e ridurre i fattori predisponenti.
Mantenere un’adeguata idratazione è fondamentale per contrastare la formazione dei calcoli renali. Consumare circa 2-3 litri di liquidi al giorno può contribuire a diluire le sostanze nelle urine, riducendo il rischio di aggregazione. Per capire se si beve abbastanza è sufficiente osservare l’urina; se trasparente o giallo chiaro, il corpo è ben idratato; se giallo scuro, invece, non lo è.
Per favorire l’espulsione dei calcoli renali si può ricorrere al cosiddetto "colpo d’acqua", che consiste semplicemente nel bere un litro e mezzo d’acqua a stomaco vuoto, in modo da ottenere un rapido e potente flusso d’urina.
Una dieta ricca di sodio può aumentare l’escrezione urinaria di calcio e alterare il pH delle urine, favorendo la formazione di calcoli di ossalato di calcio. È quindi consigliabile limitare il consumo di alimenti salati e di sale discrezionale nella dieta.
Al contrario, l’aumento dell’acido urico nel sangue, favorito anche da una dieta ricca di purine, può favorire la formazione di calcoli di acido urico. È quindi consigliabile limitare il consumo di cibi ricchi di purine, anche se l’iperuricemia è un’alterazione metabolica aggravata molto dal sovrappeso.
Anche la dieta ipocalorica dimagrante, infatti, può essere considerata una terapia alimentare benefica per chi soffre di calcoli renali, molto più frequenti nell’obesità.
In ogni caso, la terapia alimentare per i calcoli renali dovrebbe essere seguita da uno specialista. Questo perché, avendone la possibilità, analizzando il tipo di calcolo è possibile capire in che modo agire sulla dieta.
Ad esempio, una dieta ricca di carne e purine può rendere le urine più acide, associate a calcoli di cistina e acido urico, mentre le urine basiche aumentano il rischio di calcoli di fosfato di calcio e struvite.
Contro i calcoli di acido urico, può essere utile aumentare il consumo di alcuni alimenti; ad esempio gli agrumi, per il loro contenuto in acido citrico, e di tutti i cibi diuretici che non contengono principi attivi controindicati, come il sedano e il finocchio.
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