La voce di ChatGpt è ancora più "umana". La scorsa settimana OpenAI ha rilasciato l’atteso "voice mode" che consente all’intelligenza artificiale di esprimersi con la voce come farebbe una persona in carne e ossa. Si può scegliere tra la voce (virtuale) di un uomo e quella di una donna, e poi si può chiedere praticamente qualsiasi cosa. L’unico limite è la fantasia e il buon senso. Quando all’IA vengono rivolte domande o richieste inopportune, offensive o a sfondo sessuale, la voce virtuale si rifiuta (cortesemente) di rispondere. Quello che impressiona è la velocità con cui l’IA risponde all’utente, e la possibilità di interrompere ciò che sta dicendo per affrontare, rapidamente, un altro argomento. In questo caso – a differenza della versione di ChatGpt che genera testo – l’IA non può cercare sul web in tempo reale, quindi ciò che risponderà è basato su una conoscenza che in questo momento arriva a ottobre 2023. La nuova modalità voce di ChatGpt non è ancora disponibile in Europa. Noi l’abbiamo provata, a scopo puramente informativo, attraverso una Vpn. In Europa si può già parlare con ChatGpt utilizzando i comandi vocali, ma la voce virtuale attualmente disponibile non è reattiva come quella appena rilasciata da OpenAI, né è in grado di riprodurre e imitare con estrema efficacia le sfumature della voce umana. . .di Pier Luigi Pisa
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