Roma, 3 giu. (askanews) – Sono passati 10 anni dall’esplosione del f enomeno "Gangnam Style", non solo in Corea del Sud, ma in tutto il mondo, e a Seoul si balla e si canta il tormentone che non è mai passato di moda per celebrare il decennale.
Il suo creatore, il rapper PSY, oggi è più felice di allora. Dieci anni fa, racconta, quella canzone lo metteva sotto pressione in un certo senso, anche se gli ha dato tanto; ora si sente libero.
"Sono stato invitato da Madonna come ospite, è stato più che fantastico. Poi sono stato invitato da Obama alla Casa Bianca, è stato più che fantastico. Poi ho fatto un flash mob davanti alla Torre Eiffel, è stato più che fantastico. Ho tanti trofei incredibili che riguardano ‘Gangnam Style’".
Caricato online il 15 luglio 2012, il video stravagante del brano ha spopolato fin da subito, con migliaia di imitazioni e parodie. È stato il primo video su YouTube a raggiungere un miliardo di visualizzazioni.
"È il più grande trofeo della mia vita. Ufficialmente e privatamente. E quando faccio uno spettacolo è il mio cavallo di battaglia, se vedo qualcuno in certi paesi stranieri e non indosso gli occhiali da sole, non mi riconoscono molto. Ma se suono la canzone, il gioco è fatto".
"Gangnam Style" ha trasformato non solo la carriera di Psy ma l’industria musicale, dimostrando come un artista che non si esibisce in inglese possa raggiungere il pubblico internazionale. E ha aperto le strade al successo del K-Pop.