Roma, 22 apr. (askanews) – Alla presenza del ministro degli Esteri della Repubblica del Congo Jean-Claude Gakosso, dell’omologo italiano Luigi di Maio e del collega alla Transizione Ecologica Roberto Cingolani, il ministro degli Idrocarburi della Repubblica del Congo, Bruno Jean Richard Itoua, e l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato a Brazzaville un’importante lettera d’intenti per l’aumento della produzione e dell’export di gas.
La missione italiana in Congo punta a diversificare le forniture per rafforzare l’indipendenza dal gas russo: "Come abbiamo detto più volte, l’aggressione russa ai danni dell’Ucraina che condanniamo, ha portato a un paese come l’Italia l’esigenza di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento energetico", ha sottolineato di Maio. "E voglio anche dire che lavoriamo e puntiamo a mitigare gli effetti del rincaro dei costi dell’energia su famiglie e imprese italiane, proprio per questo abbiamo anche definito uno specifico piano di sicurezza energetico
L’accordo – ha riferito in una nota Eni, presente in Congo da 50 anni – prevede lo sviluppo di un progetto di gas naturale liquefatto (GNL) con avvio previsto nel 2023 e capacità a regime di oltre 3 milioni di tonnellate/anno (equivalenti a oltre 4,5 miliardi di metri cubi/anno).