Roma, 25 nov. (askanews) – Più di 130 startup che, dal 2013 ad oggi, hanno creato oltre 1.800 nuovi posti di lavoro. Centoquindici milioni di euro raccolti, di cui 22 milioni investiti direttamente dalla società. Questo il bilancio di LVenture Group grazie al suo programma di accelerazione, che quest’anno è giunto alla XIX edizione.
In occasione del Demo Day, l’evento conclusivo di LUISS EnLabs, l’acceleratore di startup in joint venture con l’Università Luiss e supportato da Accenture, Facebook e Sara Assicurazioni, askanews ha parlato con il Ceo di LVenture Group, Luigi Capello, per fare il punto del mercato italiano: "Dall’inizio di quest’anno, gli investimenti stanno affluendo in maniera molto molto importante. In particolare è da annoverare il lavoro fatto da Cdp Venture capital ma anche da investitori internazionali che si stanno per la prima volta affacciando sul mercato. Per cui la dimensione del mercato italiano è ancora limitata. L’attesa di quest’anno è di un miliardo di investimenti nelle start up che rispetto all’Europa è un decimo della Francia e un ventesimo della Gran Bretagna però siamo ottimisti per una rapida crescita".
Le cosiddette start up, quindi, non sono solo imprese visionarie ma aziende che guardano con concretezza al mondo che verrà. Capello spiega perché è importante investire in queste società: "Investire nelle start up significa investire nel futuro dell’impresa italiana. Oggi sono start up, domani saranno grandi aziende. Bisogna crederci, bisogna avere una politica industriale e bisogna che i risparmi dei privati siano avvantaggiati ad andare proprio in investimenti. Questo vuol dire investire nel futuro, nello sviluppo e nell’occupazione".
LVenture è da anni una capofila in questo senso e, i filoni di investimento, lo confermano: "Oggi come LVenture Group stiamo investendo in start up che abbiano importanti valenze tecnologiche. Le tecnologie maggiori in questo momento sono sicuramente tutto il mondo dell’intelligenza artificiale e della blockchain. Accanto a queste dobbiamo annoverare anche un acceleratore lanciato con Ncdp nel campo delle clean tech, dell’economia verde e della transizione digitale proprio in questi settori.
Le nove startup presentate a una platea selezionata di investitori operano nei trend di mercato del momento, come ad esempio quello dei Non Fungible Token (NFT), o degli assistenti vocali nel campo dell’automazione industriale, fino alle soluzioni "low code" per lo sviluppo delle app e al "social shopping", con attenzione alla sostenibilità. Le società sono: Candle Street, Cyclando, Enzers, Indaco, Reasoned Art, Screevo, Teta, We4Guest, Yuppi.
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