Il 13 agosto del 2007 Chiara Poggi, 26 anni, viene trovata morta nella sua villa in via Pascoli, a Garlasco
Il 13 agosto del 2007 Chiara Poggi, 26 anni, viene trovata morta nella sua villa in via Pascoli, a Garlasco, dal fidanzato Alberto Stasi, laureando alla Bocconi.
A dare l’allarme e chiamare il 118, alle 13.49, è proprio il suo ragazzo: Alberto Stasi, 24 anni.
Il giovane dice di essere andato a casa di Chiara dopo aver passato la mattina a lavorare alla tesi di laurea, era preoccupato perché lei non rispondeva al cellulare. Ha trovato, sostiene, la porta di casa aperta e poi ha scorto il cadavere ed è scappato via.
Questo racconto di Stasi da subito non convince. Un punto su tutti: come possono le suole delle sue scarpe non essere macchiate di sangue se, per scoprire il corpo, ha dovuto attraversare l’ingresso che era pieno di schizzi e pozze di sangue?
Il ragazzo viene interrogato, fermato, poi rilasciato. È l’unico indagato e imputato per l’omicidio. In primo grado è stato assolto, così come in appello. Poi la Cassazione ha annullato il secondo grado.
Il processo di appello bis è iniziato il 9 aprile 2014, e si è concluso il 17 dicembre 2014 con la condanna a 16 anni di reclusione escludendo l’aggravante della crudeltà che richiedeva, invece, l’accusa. La condanna è stata in seguito confermata dalla Cassazione.Ora Stasi, dopo aver scontato 7 anni, esce ogni giorno per andare a lavorare fuori e poi fare rientro in cella. La madre di Chiara Poggi, Rita, ha commentato: «Dispiace che chi ha ucciso nostra figlia sia già fuori» ( CorriereTv ). Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/cronaca/delitto-garlasco-dall-omicidio-chiara-poggi-condanna-alberto-stasi-tappe-vicenda/4196f914-fbca-11ed-a01c-bd767ff4b328