Ad Olbia mai nessuno aveva usato un lanciafiamme per accendere i party sul lungomare, ma ci ha pensato un 30enne che ha animato a modo suo una serata iniziata come molte altre. La zona dell’evento alternativo è stata quella della Nuova Marina e i residenti si sono ovviamente preoccupati parecchio, chiamando le forze dell’ordine dopo pochi minuti.
Tutto è cominciato quando il turista, un americano che aveva il compito di animare una festa, ha cercato di salire sull’autobus per raggiungere il locale scelto per divertirsi. L’autista del mezzo pubblico si è però rifiutato di farlo salire dopo aver notato l’arma. Poco prima era successo anche di peggio.
Il lanciafiamme doveva infatti essere “testato” prima della festa e il 30enne ha scelto la zona delle barche ormeggiate per far sfogare la sua arma. I proprietari delle imbarcazioni hanno sudato freddo nonostante il calore delle fiammate che hanno raggiunto anche altezze di due metri. Le prime segnalazioni al 112 sono arrivate proprio durante queste prove e i Carabinieri si sono messi alla ricerca dell’insolito animatore.
Non è ancora chiaro dove avrebbe voluto festeggiare, fortunatamente si sono evitate conseguenze peggiori. Forse il turista pensava di passare inosservato, ma è praticamente impossibile con un lanciafiamme, uno strumento che spaventa al primo sguardo. Nonostante il rifiuto del conducente del bus, l’uomo ha cercato di raggiungere il locale a piedi e la pattuglia lo ha notato mentre passeggiava sulla banchina come se nulla fosse. Aveva ancora l’arma con sé e il seguito della storia è facile da immaginare.
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Il turista statunitense è finito in manette e l’ambasciata americana è stata immediatamente allertata per segnalare il caso. Il lanciafiamme è stato sequestrato e l’uomo dovrà scordarselo per sempre, almeno nel nostro Paese. In territorio americano, invece, può essere usato anche in casa. Una legge di quasi quarant’anni fa ha vietato la vendita e la produzione di lanciafiamme nella nostra nazione.
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