Su una collina che domina Damasco si eleva il palazzo immenso dove l’ex presidente riceveva capi di stato e organizzava le riunioni con i fedelissimi. Oggi le porte sono spalancate, le sale un tempo dedicate a incontri riservati ora sono percorse da ribelli armati, gli oggetti di valore sono stati rubati, specchi e finestre a pezzi. L’immagine simbolo del potere che Bashar al Assad aveva e che ora non ha più. L’inviato di Repubblica Fabio Tonacci ci è entrato. Montaggio di Lorenzo Urbani, LEGGI